You are here

Campionato Tedesco, Riva del Garda, 28-30 Agosto 2009

Lago di Garda: THE PLACE TO BE!
63 barche, 11 nazioni rappresentate, 9 prove disputate, vento dai 18 ai 25 kn, sempre.
Questi in poche e concise parole i fatti: che dire di più?

Ogni campionato ha la sua storia e i suoi protagonisti. Scorrendo la classifica di protagonista ce n’è stato uno solo: lo spagnolo Manuel Calavia che con sette primi, un secondo e un quinto posto vince alla stragrande il campionato tedesco di Riva del Garda.
Per Bob Baier, campione europeo in carica, non c’è stato nulla da fare se non guardarsi alle spalle per assicurarsi il secondo rango.
Bellissima regata, l’europa dei classe A s’è mossa tutta per raggiungere il Trentino per quello che si preannunciava l’evento dell’anno.
Spagnoli, Olandesi, Inglesi, Irlandesi, Sloveni, Polacchi,Francesi, Austriaci, Svizzeri e Italiani, insomma i più forti c’erano quasi tutti.
Unico svizzero in gara finisco 19° in quelle che definisco le mie condizioni, speravo meglio ma non sono mai stato in grado di lottare con i migliori, fondamentalmente non ero veloce quanto loro e il passo a Riva è fondamentale dato che tatticamente l’opzione era una: partire bene, virare, bordo a destra sotto le rocce costa bresciana, virata sulla layline , boa di bolina, laschetto,boa di disimpegno, mure a sinistra sotto le rocce, strambata fino alla boa di poppa e via alla stessa maniera per il secondo giro; questo per 7 delle 9 prove disputate.
Tutto facile no? Sembra ma con vento dai 18 ai 25 nodi entrano in gioco un paio di variabili non trascurabili: non scuffiare, non rompere, non inforcare scendendo di poppa ed evitare le collisioni. Adrenalina allo stato puro!
Da un punto di vista del materiale la certezza è una sola e cioè che l’accoppiata albero Fiberfoam vela Ashby in queste condizioni è vincente: i primi quattro erano impostati così.
Le piattaforme invece fondamentalmente si equivalgono: nei primi 5 abbiamo altrettanti modelli.Per quanto concerne le derive nei primi venti solo 5 hanno navigato con derive tradizionali( diritte) tra cui però il vincitore. Da notare che le derive curve sono una novità e quindi passibili di evidenti margini di miglioramento. Quello che sicuramente si può dire è che le derive curve hanno notevolmente incrementato le prestazioni di certi tipi di piattaforma (Scheurer G5, Nikita) mentre per altre la differenza non è così evidente (Flyer in particolare).
E per finire la solita nota dolente: unico svizzero sulla linea di partenza! Sicuramente stanchi dall’affollatissima regata del Lac de Joux (12 partecipanti) è comprensibile e legittimo che i miei connazionali si siano presi un paio di week end di pausa….

Sergio Vela, SUI 216.