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Campionato Italiano A-CAT, Marsala, 20-23 Agosto 2009

Sarà anche lontana ma la trasferta in Sicilia andava fatta e ne è valsa la pena, isola strana dalle fortissime contraddizioni ma di una bellezza straordinaria.

Per darvi un’idea seppur vaga di cosa possa essere la Sicilia ecco alcuni aneddoti che trovo significativi:
cena in una piazza del centro storico con i tavolini del ristorante sul sagrato di una chiesa del settecento, lascio a voi di immaginare l’atmosfera e vi garantisco che la cena era direttamente proporzionale allo scenario, strepitosa.
Al circolo una sera in terrazza, riparati sotto alcuni pini marittimi, un socio al pianoforte e un altro che recitava delle poesie, non che sia persona da poesia, ma l’ambiente venutosi a creare era davvero speciale, dava l’impressione di una gran qualità di vita scandita dai ritmi prettamente locali.
E per finire sono stati fregati a tutte le auto posteggiate al circolo i tappini delle valvole dei pneumatici e ad Andrea, che fortunatamente aveva un auto a nolo, hanno sfondato il parabrezza a sassate nel tentativo di portargli via l’autoradio…
Ecco, la Sicilia è un po’ tutto questo.
Due carrelli con tre barche ciascuno e via dal lago di Iseo direzione Marsala, via Genova e traghetto fino a Palermo: un viaggio di 26 ore, quasi come andare in Australia…. senza fuso però e questo è già qualcosa.
Il programma era di scendere con un giorno in anticipo per fare almeno un pomeriggio di allenamento prima della regata, purtroppo il vento non è stato al gioco quindi giornata pre campionato passata a cuocere al sole alla rispettabile temperatura di 42° con un tentativo di navigazione che assomigliava più ad una scusa per sfuggire alla canicola che altro.
Venerdì finalmente primo giorno di gara: cerimonia di apertura con tanto di alzabandiera suonato live con la tromba da un simpatico vecchietto, seguito dall’inno di Mameli e subito tutti in acqua pronti a darci battaglia. Vento dai 12 ai 15 kn, onda leggera: condizioni ideali per affrontare le 3 prove di giornata previste.
Non c’è voluto molto per capire che Paolo Penco faceva sul serio e che questa volta difficilmente il titolo gli sarebbe sfuggito: due primi e un secondo posto è stata la sua entrata in materia, poco spazio alle parole, non ce n’era per nessuno!
Con un 4° un 7° e un 9° le cose sono cominciate benino anche per me, a fine giornata ero 5° in generale, con vento cammino bene e, nonostante uno scuffione davvero spettacolare dove ho rischiato di rompere l’albero e mi sono massacrato una gamba, ero soddisfatto( la mia gamba un po’ meno, ha preso uno strano colorino viola ematoma……).
Secondo giorno vento dai 5 ai 10 kn, con onda leggera ma comunque più fastidiosa, per il sottoscritto giornata difficile: le poche ore passate in mare negli ultimi anni si fanno sentire e portare la barca in quelle condizioni mi risulta difficile, quanta sofferenza! Un 7° un 12° e un OCS mi relegano al 10° posto in generale, mentre Paolo continua sicuro per la sua strada con due primi e un secondo di giornata. Bene anche Alex Seiler che con un parziale di 3,5,9 si porta in quinta posizione in classifica generale.
Le previsioni per la domenica non si preannunciavano promettenti vento calante sui 4 – 8 kn. Purtroppo i vari programmi di previsione c’ hanno azzeccato, ultime 3 prove con vento leggero : una vera e propria tortura! Paolo Penco saldamente al comando, dopo un quinto posto nella settima prova abbandona perché, con 2 scarti a disposizione, era già il vincitore del campionato, a noi umani invece è toccato soffrire fino alla fine della nona regata prevista. 17,12 e 20 i miei parziali di giornata e 12° posto finale su 41 partecipanti, tutto sommato discreto considerate le mie lacune nel navigare con onda di mare.
Il campionato vede, come detto, Paolo Penco quale dominatore assoluto seguito da Giovanni Calabria e Teo di Battista a fargli compagnia sul podio. La delegazione svizzera vede Alex Seiler 11°, il sottoscritto 12° (a pari punti con Alex) Frano Niggeler 28° e Andy Scheurer 32°.
Un plauso al comitato di regata che ha piazzato perfettamente nei tre giorni di regata linea di partenza e percorsi: neanche un richiamo generale in nove prove, veramente bravi.
Perfetta l’organizzazione a terra e l’ospitalità del Circolo Vela Marsala che ha fatto onore alla proverbiale accoglienza sicula.

Sergio Vela, SUI 216.